LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Roberto Maggiani
Lascia che ti dica

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
lascia che ti dica le parole enormi
che si ergono oggi dalle strade screpolate
dalla severità improvvisa di agosto

da loro nascerà sempre il verbo giusto
di suoni chiari e lineari
con la razione di luna e mare che mi devi ancora
nascosta in tutti i deserti dove sono stata
sapendo che eri molto lontano ma che restare
mi avrebbe resa ancora più lontana

Tuttavia ci sono sempre state
parole enormi ad attenderci
lasciate nei corridoi delle case
dove lentamente morimmo al suono crudele dell'infanzia

ma talvolta il futuro ha inizio proprio ora
con questo nome più vero e meno consunto
con queste mani con questi occhi
con i quali abbiamo giurato di ritornare dove un giorno abitammo

alle parole rigorose e chiare
che scoprirono altri luoghi miti
ad attenderci con sillabe pulite

come il pavimento di casa dove lasciammo la paura
e i suoi più antichi significati



da 'Dois corpos tombando na água', Alice Vieira, Editorial Caminho
Traduzione di Roberto Maggiani

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.